L’ufficio tradizionale è ormai un concetto sorpassato. Nel progettare un nuovo spazio non è più sufficiente basarsi sulla classica combo ufficio operativo-ufficio direzionale-sala riunioni: è necessario fare un passo in più e prendere in considerazione le esigenze di oggi.

Una fra tutte il bisogno di collaborare, che prende forme e modalità diverse in base al settore, alla funzione aziendale o al progetto in corso.

La sala conferenze non può mancare, certo, ma non è l’unico ambiente dell’ufficio dedicato ai meeting. Si parla sempre più spesso di “spazi di lavoro collaborativi”, aree dell’ufficio dedicate alla socializzazione, al problem solving e alla formazione.

Come progettarle? Ecco alcune idee.

Piccoli anfiteatri per le presentazioni

Perché limitarsi alla sala riunioni per le presentazioni? Negli ambienti più creativi sta prendendo sempre più piede la pitch area, un ambiente solitamente semicircolare che ricorda un anfiteatro.

Il “palco” viene lasciato a turno a chi deve presentare il progetto, mentre gli “spettatori” possono sedersi comodamente sui gradoni o su pouf appositamente posizionati per l’evento.

Questo genere di ambiente si presta bene anche per i momenti di formazione, grazie all’ausilio di elementi mobili, come la lavagna-portamonitor su ruote Agile.

Sale training

Gli spazi dedicati alla formazione, come anticipato, sono un’esigenza sempre più sentita. Possono essere utilizzati per accogliere speaker esterni o per momenti di condivisione delle competenze tra team trasversali.

Anche in questo caso sono gli arredi i protagonisti: immancabili i supporti per monitor e lavagna, come Mediawalk, e le sedute facilmente spostabili, come gli elementi modulari Gradone o i pouf con tavoletta-scrittoio integrata C1.8.

Aree Lounge

Dell’importanza degli spazi dedicati al relax abbiamo già parlato spesso (ad esempio in questo articolo). Gli elementi immancabili qui sono due: divani e coffee table.

Anche solo un piccolo spazio destinato ad area lounge può servire a diversi fini: accogliere clienti e fornitori, organizzare brevi meeting informali con i colleghi, telefonare al di fuori dell’open space o semplicemente bere un caffè comodamente seduti.

“Collision Spaces”

I cosiddetti collision spaces (letteralmente “spazi di collisione”) hanno iniziato a prendere piede poco prima dell’emergenza Covid, inizialmente nelle aziende di settori altamente creativi o tecnologici.

Si tratta di ambienti ibridi dove le riunioni possono svilupparsi in modo naturale, uscendo dagli schemi tradizionali. Non c’è una regola ferrea al riguardo: queste aree comprendono solitamente scrivanie operative, piccoli spazi con divani e poltrone, e tavoli alti dove lavorare o pranzare. Tutto in un’unica stanza.

Mini sale riunioni

Ritorniamo al concetto di huddle room: uno spazio privato, insonorizzato e dotato di tutti gli elementi necessari per un meeting tra poche persone o una videoconferenza.

Un’oasi di pace nella confusione che spesso regna sovrana negli open space, tra telefoni che squillano e chiacchiere dei colleghi.

 

Il fil rouge tra tutte queste proposte è piuttosto chiaro: le aziende di oggi hanno bisogno di spazi dove le persone possano socializzare e lavorare lontano dalla scrivania, in modo informale e naturale. Un’ispirazione che porta nell’ufficio tradizionale un principio base del coworking: la possibilità di fare networking, senza uscire dall’azienda.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


The reCAPTCHA verification period has expired. Please reload the page.