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Nel nuovo appuntamento di Frezza Partner Insights intervistiamo Paolo Valsecchi, CEO di Com-Varese. Lo studio si è occupato per Covivio, società immobiliare francese, della fornitura di uffici per il nuovo proworking Wellio Milan Dante, progettato dallo studio di architettura Cristofori Santi. Parliamo del progetto nel dettaglio in questo articolo.

  1. Ci può raccontare cosa ha significato il progetto Wellio Milan Dante e quali sono state le sfide affrontate da Com-Varese?

Nel ringraziarvi per l’opportunità concessa sono orgoglioso di raccontare il percorso professionale trascorso nel 2020 con l’importante realtà immobililiare , frutto dell’impegno di un trentennale lavoro di tutti i miei colleghi. In particolare ringrazio Silvia per il supporto, Ketti per la parte commerciale, Valeria ed Ilaria per la parte tecnica e Debora per la gestione dei cantieri.

Siamo stati contattati da Covivio successivamente a una significativa esperienza come Fit out contractor, per la realizzazione dell’ HeadQuarter Prometeia Bologna, relativa all’allestimento di spazi per mq. 11.000. La proattiva esperienza è stata riconosciuta nel settore degli allestimenti per ufficio da parte di Advisor e società di consulenza rapportate al nostro settore.

La propensione a entrare immediatamente nel progetto dello Studio Cristofori Santi ci ha stimolato a fornire soluzioni di prodotto che rispettassero delle scelte progettuali. Il progetto prevedeva forniture di arredo standard e custom.

Per gli arredi di serie operativi e meeting-room la nostra proposta è stata quella di Frezza, nostro partner per le sue caratteristiche di affidabilità, flessibilità e tempestività, oltre che qualità di prodotto.

Per le forniture su misura abbiamo avuto la possibilità di rapportarci professionalmente con lo studio ottenendo risultati ottimali.

Nel corso delle istallazioni in cantiere abbiamo lavorato a stretto contatto con la proprietà e con lo studio d’interiors risolvendo le problematiche derivanti dalla complessa ristrutturazione dello storico immobile di via Dante, 7 – Milano.

I tempi di consegna e installazione sono stati rispettati per l’apertura prevista il 31 agosto 2020.

L’esperienza di questa fornitura ha evidenziato le sinergie e capacità professionali di tutti i soggetti determinanti per il raggiungimento del comune obbiettivo.

  1. Come sono cambiati i criteri e le richieste di space planning negli ultimi anni?

Da tempo le linee guida di progettisti e imprenditori sono state direzionate nell’ottica di una nuova mobilità del lavoro all’interno degli uffici aziendali.

L’internazionalizzazione crescente nel nostro paese inoltre ha implementato gli spazi di lavoro con un maggior numero di aree comuni e di privacy più flessibili rispetto a quelle tradizionali.

Ecco che il lavoro diventa più leggero ma produttivo, alternando riunioni in aree specifiche o al contrario in zone alternative meno consuete. Queste zone (sitting areas), alternate a quelle di privacy (Phone Booth o Dialog Room) consentono rapporti diretti più concentrati dedicati a temi cruciali nell’ambito dei progetti lavorativi.

In futuro penso che ci saranno ulteriori piccoli cambiamenti con grandi isole flessibili che identificheranno lo spazio di lavoro alternando aree break con meeting room e spazi operativi in smart working. Queste isole modulari potranno modificare o sostituire gli attuali open space.

In questo modo la richiesta cambierà, il  progetto richiederà aree di lavoro con l’utilizzo di pareti autoportanti con pannelli fonoassorbenti e fonoisolanti, alternati a pannelli con cristalli diffusori, stampati e riflettenti e più in particolare con l’utilizzo di vetrofanie intercambiabili.

Nel nuovo progetto saranno presenti elementi illuminanti, ricambi d’aria, ionizzatori, coperture anche parziali ma fonoassorbenti e comunicative.

Il mio auspicio è di poterci organizzare per completare l’offerta con figure di consulenza professionale che possano essere di supporto a facility manager e progettisti.

  1. La rivoluzione urbana del progetto Symbiosis a Milano, sempre sviluppato da Covivio, è quello di trasformare una storica area industriale in un innovativo distretto commerciale e di servizi. In che modo Com-Varese potrà fornire supporto nell’equilibrio e relazione tra uomo e città? Produttività e qualità di vita?

L’accordo di co-marketing tra Com-Varese e Covivio per l’area Symbiosis/Vitae fa parte di uno sviluppo con la prospettiva di portare la nostra trentennale esperienza nell’ambito ufficio ai diversi tenant che occuperanno gli spazi. Secondo le diverse necessità cercheremo di proporre adeguate soluzioni che tengono conto del nuovo rapporto dell’uomo con l’attività lavorativa nell’ambito di una zona, in passato industriale, ora proiettata nel settore dei servizi e della ricerca. Riteniamo che il rapporto con Frezza per i prodotti ufficio e con Flex per la comunicazione visiva, possa contribuire a rafforzare la nostra proposta con le attuali novità professionali per uno space planning adeguato alle nuove sfide.

Proporremo soluzioni con elementi atti a far socializzare meglio le persone confrontandosi con elementi comunicativi, di svago possibilmente riconducibili ad un estetica trasversale che possa ricordare una visione domestica.

Le sfide future nell’ambito del lavoro terziario influenzeranno gli orari e i tempi di lavoro con impegni non più legati a vecchi schemi di gestione ma ad obbiettivi da raggiungere anche attraverso il mentoring aziendale. Il ricambio generazionale favorirà l’assunzione di personale giovane, cresciuto con le nuove tecnologie che si adatterà meglio all’attuale concetto lavorativo. Saranno più frequenti le pause di lavoro condizionate da una globalizzazione internazionale senza confini con fusi orari differenti. Ecco che le persone avranno la necessità di svagarsi nei tempi morti in adeguati spazi, utilizzando attrezzature dedicate allo sport, lettura e relax.

Il modello di Welfare aziendale di nuova generazione, utilizzato dalle compagnie tecnologiche americane, (Google, Facebook, Twitter, Linkedin, ecc.), farà da guida alle future attività connesse nel mondo dei servizi con una più dilazionata permanenza nell’ambiente lavorativo.

  1. Il profondo legame che lega Com-Varese e Frezza si può descrivere con 3 aggettivi. Quali e perché?
  • Professionalità – Gli arredi Frezza si distinguono per un ottimo rapporto qualità prezzo nei corretti tempi di consegna ed i rapporti quotidiani ci permettono di affermare efficienza adeguata alle diverse problematiche affrontate
  • Innovazione – Ricerca e sviluppo di nuovi prodotti al centro del progetto aziendale sono per noi una sicurezza di avere al fianco un partner sempre al passo con i tempi
  • Fiducia, trasparenza e umanità sono principi comuni che contraddistinguono il nostro legame.

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