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L’anno volge al termine e siamo già proiettati al prossimo: cosa ci aspetta nell’ufficio del 2023?

Il mercato ha già iniziato a delineare le prossime tendenze, evoluzione naturale di quanto abbiamo visto in questo 2022.

Il futuro prossimo non è così dissimile: i capisaldi degli ultimi 12 mesi, conseguenza del radicale cambiamento dettato dalla pandemia, rimarranno gli stessi. La trasformazione delle modalità di lavoro e la crescente attenzione verso la salute e l’ambiente hanno innescato un cambiamento che è ancora in corso, accelerato da una tecnologia che si muove sempre più veloce.

Cosa significherà questo, nell’ambito ufficio, a partire da gennaio? Abbiamo identificato 4 tendenze da considerare fin da ora.

1.   Sostenibilità

Più che una tendenza, la sostenibilità è ormai il cuore di ogni edificio: la sua importanza cresce di anno in anno e tocca tanti ambiti diversi, dalla progettazione all’operatività di ogni giorno, individuale e come azienda.

Si parte dal Principio delle 3R (Riduci, Riutilizza, Ricicla), applicato principalmente ai materiali e ai metodi di produzione degli arredi: devono essere sostenibili, etici e certificati.

2.   Open space con progettazione inclusiva

Non è più tempo di discriminazioni, né di spazi standardizzati, né di regole rigide: la parola d’ordine nel 2023 sarà inclusione. I lavoratori non si accontentano più dell’approccio one-size-fits-all (“della taglia unica”).

Sempre più attenzione viene data alla neurodiversità e alle esigenze lavorativo-emotivo-caratteriali degli individui, attraverso i principi del design inclusivo.

Un esempio sempre più diffuso è la divisione degli spazi dell’open office: chi entra in ufficio deve comprendere immediatamente quali sono gli spazi dedicati alla socializzazione (es. tavoli alti per team con sgabelli) rispetto a quelli indicati per il lavoro silenzioso (es. meeting pod).

Un altro elemento importante della progettazione inclusiva è la luce: dev’essere il più possibile naturale o equiparata alla stessa. Negli ambienti privati è invece indicata la scelta di lampadine dimmerabili, lasciando così l’impostazione dell’intensità dell’illuminazione all’individuo.

3.   Data-driven design

La scelta di un layout sarà il frutto dello studio di dati concreti. Il design data-driven (lett. “guidato dai dati”) sfrutta sensori e altre tecnologie per monitorare il comportamento delle persone e la loro produttività (es. pattern di movimento, ore in ufficio vs ore in smart working). L’analisi dei dati, integrata ai feedback degli individui, diventa il punto di partenza per creare layout “demo”, da testare e implementare in azienda, e da modificare eventualmente nel tempo.

4.   Spazi dedicati (esclusivamente) al relax

Per anni abbiamo parlato di spazi ibridi e multifunzione, ma nel 2023 sembra fare capolino un retaggio del passato: l’area relax.

La difficoltà di certe persone di settare limiti ben definiti tra momenti lavorativi e momenti personali, rende sempre più necessaria una divisione puntuale degli ambienti: quelli dove non ci si può distrarre e quelli dove ci si deve solo rilassare, per riposarsi e ritrovare la concentrazione.

Immancabili in questo luogo dall’allure quasi domestica i divani, emblema indiscusso del relax.

L’importante ovviamente è non approfittare troppo dell’area lounge: d’altronde sempre di ufficio stiamo parlando.

Un commento a “L’ufficio nel 2023: 4 tendenze da conoscere

  1. Interessanti indicazioni che trasmetterò ai miei collaboratori per una sempre più precisa e professionale risposta alle esigenze dei nostri clienti.

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