Davvero un buon odore può aiutare gli affari? Per i commercianti non è un segreto: quale cliente è insensibile alla fragranza del laboratorio di un pasticcere o del grill di una rosticceria? La scoperta più recente è che l’aroma giusto può aumentare produttività e soddisfazione anche negli uffici.

Nel 2018 il Journal of Environmental Psychology pubblicò un articolo dal titolo insolito: “L’impatto degli odori di caffè sulle aspettative e la performance”. Quando i ricercatori diffondevano in ufficio un aroma di espresso fumante, il personale mostrava migliori punteggi nei compiti legati ai ragionamenti analitici. Un legame – quello fra naso e produttività – riconosciuto anche dalle tradizioni di alcuni paesi: in Giappone è pratica comune diffondere fragranze di eucalipto in uffici e scuole per favorire il rendimento.

L’olfatto, spiegano i neurologi, “parla” direttamente al sistema limbico. Senza filtri razionali, gli impulsi migrano verso la sede delle emozioni e dell’umore. Così, con la fragranza giusta, si possono sfruttare i meccanismi dell’aromaterapia per sollecitare selettivamente le performance lavorative. Una pratica di cui tener conto non solo in ufficio, ma anche a casa, durante i periodi di smart working.

Cinque profumi per essere più produttivi

  • Rosmarino per la memoria. I 150 volontari esposti a un aroma di rosmarino dai ricercatori della Northumbria University mostravano punteggi superiori di circa il 15% nella memoria prospettiva – quella, cioè che ci permette di ricordare appuntamenti e compiti futuri. Risultavano anche più vigili di quando non respiravano la fragranza.
  • Più concentrati con il limone. Il maggiore produttore giapponese di profumazioni per ambiente ha promosso una serie di esperimenti su un gruppo di lavoratori intenti a scrivere al computer. Gli errori di battitura diminuivano del 54% quando l’ambiente era inondato di profumo di limone.
  • Lavanda per tornare all’opera. Il profumo di lavanda, invece, sembra propiziare il ritorno al lavoro dopo la pausa pranzo. I ricercatori dell’università di Yamanashi hanno registrato una ripresa del ritmo produttivo nettamente più rapida nei lavoratori che trascorrevano il break in un ambiente aromatizzato.
  • L’attenzione si aiuta con la menta. Le performance in un test che richiedeva attenzione continuativa, diventava “significativamente migliore” quando i volontari respiravano un aroma di menta piperita. Parola degli psicologi della University of Cincinnati.
  • Cannella per la sicurezza. Il profumo di cannella può dare una mano nelle mansioni che impongono di essere vigili e concentrat I ricercatori americani della Wheeling Jesuit University lo hanno testato su un campione di guidatori, rilevando una minore tendenza ad affaticarsi e un complessivo effetto benefico sull’umore.

Naturalmente, funziona anche il contrario: se l’odore che aleggia è sgradevole, lavorare diventa faticoso, come sa bene chi frequenta quotidianamente l’ufficio. Negli Stati Uniti le cause legali per “molestie olfattive” stanno diventando un fenomeno comune. A portarle avanti sono spesso lavoratori che si dichiarano allergici a un particolare odore. Sarà anche per questo che, stando a un sondaggio condotto fra le aziende svizzere, oltre l’80% degli imprenditori si dice pronto ad affrontare un investimento finora poco considerato: quello nel “benessere olfattivo” delle proprie aziende.