pensiero-critico

La maggior parte delle nostre riflessioni avvengono automaticamente e costantemente, senza un vero impegno intellettuale. Il pensiero critico è l’esatto opposto: è un atto deliberato.

È un processo mentale che si sviluppa attraverso una profonda analisi delle informazioni a disposizione, considerate nel dettaglio ma anche come in un’ottica generale. Queste vengono selezionate, sintetizzate ed esposte nuovamente, per essere comunicate meglio oppure per trovare la soluzione più efficiente e imparziale a un problema.

Nella vita di tutti giorni lo chiamiamo “senso critico”, perché implica anche la capacità di mettersi in discussione e di confrontarsi con gli altri, nella sfera personale tanto quanto in quella lavorativa.

6 modi per migliorare il pensiero critico

L’analisi delle informazioni si basa sull’esperienza pregressa e sulle conoscenze pre-esistenti dell’individuo: è proprio da questi due fattori che si sviluppa il pensiero critico, che si pone quindi come una capacità migliorabile nel tempo.

Imparare a osservare le situazioni con maggior attenzione, riflettere “a mente fredda” ed essere in grado di razionalizzare grandi quantitativi di dati sono competenze che possono essere sviluppate nel tempo.

Di seguito alcune tecniche utili.

  1. Non tralasciare le domande più semplici e metti in discussione convinzioni personali e ipotesi iniziali

Alle volte si perde molto tempo perché si danno per scontate informazioni iniziali non verificate, oppure perché si è abituati ad agire in un certo modo. È importante invece partire sempre dal principio, interrogandosi sulla veridicità dei dati e sui propri metodi di lavoro.

Nel caso ci si trovi in gruppo è invece molto utile fare domande basilari anche agli altri, come ad esempio l’aver già svolto un lavoro simile (e la soluzione a disposizione).

  1. Impara a osservare con attenzione

Cerca di mettere a fuoco tutto quello che ti sta intorno, notando i dettagli che potrebbero essere insignificanti, quando sei in pausa caffè o stai chiacchierando con un collega. Cerca di collegarli al contesto in cui ti trovi, in una sorta di “schema mentale”.

Questo piccolo allenamento è utilissimo per velocizzare il processo di sintesi quando si devono analizzare contemporaneamente tanti micro-dati.

  1. Identifica i pregiudizi (tuoi e altrui), per cercare di evitarli

Prima di iniziare un’attività, chiediti se stai cercando fonti in modo imparziale oppure solo conferme alla tua tesi iniziale. Se la risposta è la seconda, fai un passo indietro!

  1. Ricomincia… all’inverso

Un ottimo modo per “sbloccarsi”, nella risoluzione di un problema, è vedere la situazione al contrario, anche solo per creare una nuova “prospettiva mentale”.

Invece di pensare ai dati iniziali, inizia il ragionamento dall’obiettivo finale, cercando di ripercorrere il processo all’inverso.

  1. Allenati con i giochi di logica

Scacchi, Sudoku, Kakuro, rebus: questi giochi aiutano a sviluppare la capacità di creare connessioni tra i dati e di scoprire nuovi percorsi mentali per raggiungere la stessa soluzione.

  1. Studia una nuova lingua

Imparare un nuovo idioma ha tantissimi benefici. Innanzitutto il fattore culturale: la terminologia usata e il significato delle parole sono un ottimo insight nel modo di ragionare di un popolo.

Ogni lingua ha inoltre una costruzione grammaticale e ortografica differente: il suo studio è un’esercitazione anche per il cervello, che diventa in questo modo più flessibile nei confronti di altre strutture mentali.

 

In generale tutto quello che può aumentare la conoscenza o rappresentare una sfida per la nostra capacità di ragionare è un ottimo metodo per sviluppare un miglior senso critico. L’apertura a nuove esperienze è la chiave!

Un commento a “Il pensiero critico: cos’è e come svilupparlo

  1. Bravi, complimenti, apprezzo sempre le vostre newsletter……argomenti sempre interessanti e mai banali !

    Bravi a presto
    FC

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