In azienda è molto importante stimolare il processo creativo. Una delle tecniche più diffuse è sicuramente il brainstorming, una serie di azioni dedicate ai gruppi di lavoro per migliorare lo sviluppo di nuove idee.

Il termine risale agli anni ’40 ed è stato coniato dal pubblicitario Alex F. Hosborn, che l’ha incluso nel suo libro How to Think Up.

Nello stesso volume sono contenute le quattro regole principali del brainstorming, tutt’ora considerate valide:

  • mai criticare le idee degli altri, ma lasciarli esprimere senza giudizi e nel giusto tempo; solo alla fine del discorso è possibile dare la propria opinione;
  • condividere anche le idee più esagerate (a patto che prendano spunto dalle informazioni date durante l’analisi iniziale);
  • esprimere il massimo numero di idee, perché dalla quantità è possibile estrarre contenuti di valore;
  • tutti i partecipanti devono essere coinvolti attivamente nel perfezionamento delle idee proposte dai colleghi.

A partire da questi assiomi, le attività di brainstorming si sviluppano in tre fasi: esposizione delle idee, discussione e selezione.

mappa concettuale per brainstorming

Come devono essere esposte le idee di tutto il team? Le metodologie sono molteplici: in questo articolo abbiamo riassunto le 10 tecniche principali.

  1. Mappa concettuale (mind mapping) – È la modalità più diffusa, che si usa anche in ambito scolastico. Al centro della lavagna viene scritta la parola più importante per il progetto; successivamente vengono aggiunte le parole correlate. Man mano che le idee vengono condivise dal team, si scrivono sulla lavagna vicine alla keyword di riferimento.
  2. Brainwriting – Tutti i partecipanti scrivono le proprie idee su un foglio di carta; dopo qualche minuto questo verrà passato alla persona che siede accanto, che aggiungerà le proprie o implementerà quelle del vicino. L’attività continua per qualche passaggio; a questo punto i fogli vengono discussi uno a uno, scegliendo le idee più efficaci. Questa modalità permette anche agli individui più timidi di esporre le proprie idee.
  3. Ideazione rapida – Tutto il team deve scrivere il maggior numero di idee su un foglio, entro un breve tempo definito. Alla fine tutti gli scritti vengono visionati insieme, per individuare la presenza di soluzioni simili, complementari o diverse ma altamente creative ed efficaci.
  4. Brainstorming negativo – In questo caso le persone indicano come si comporterebbero per fare fallire il progetto. Questa modalità aiuta a rendere evidenti i punti di debolezza per pianificare attorno ad essi. Solitamente si utilizza il brainstorming negativo in concomitanza con un’analisi SWOT, per comprendere anche le principali opportunità.
  5. Roundrobin – Ogni membro del team espone la sua idea a turno, senza interruzioni, prima che inizi la discussione. Nel frattempo tutti gli altri possono solo trascrivere le proprie considerazioni e pensare alla propria idea, nell’attesa di poterla esprimere. In questo modo, dopo uno o più giri del tavolo, tutti avranno dato la propria opinione.
  6. Proposta fantoccio – Questa tecnica è utilizzata tanto per il brainstorming quanto per il problem solving e si basa su un progetto iterativo di ipotesi-feedback-test, che permette a tutto il team di interagire. Abbiamo dedicato un approfondimento al metodo in questo articolo.
  7. Gioco di ruolo – Si sceglie un personaggio importante (un manager ad alti livelli della società, una celebrità o un cliente particolarmente esigente) e si immagina di vedere la situazione dalla sua prospettiva. Es. Come affronterebbe Steve Jobs questo lancio prodotto? Se fossi il mio cliente, di cosa mi lamenterei?
  8. Teletrasporto – Quando le idee non fluiscono un ottimo modo per rendere il brainstorming più efficace è cambiare ambiente, per rendere la situazione più stimolante. Solitamente si scelgono luoghi più informali rispetto all’ufficio (come un parco o un bar), per mettere tutti a proprio agio.
  9. Starbursting – Si inizia disegnando una stella a sei punte, ognuna delle quali indica una domanda: chi, cosa, come, quando, dove, perché. I partecipanti iniziano rispondendo a tutte le domande, formulando solo in un secondo momento le soluzioni.
  10. Stepladder (a scaletta) – Il manager condivide l’obiettivo della sessione di brainstorming e fa uscire tutti i partecipanti eccetto due. Dopo qualche minuto (e la prima generazione d’idee) fa entrare un’altra persona, quindi man mano (ogni 5 minuti circa) gli altri, uno alla volta.

 

Come scegliere la metodologia giusta per il proprio team? Non esiste una tecnica perfetta: le caratteristiche delle persone e del progetto possono richiedere brainstorming diversi. Testare approcci differenti nel tempo potrà portare a risultati eccellenti!

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