Iniziare un nuovo lavoro non è sempre facile, non solo per le persone introverse o per chi ha bisogno di tempo per ambientarsi. Ci si può scontrare con differenze culturali, colleghi poco collaborativi, nuove tecnologie o semplicemente ritmi lavorativi diversi da quelli a cui siamo abituati.

Il periodo dell’Onboarding – il processo immediatamente successivo all’assunzione – è un momento delicato e può fare veramente la differenza in un percorso lavorativo.

La strategia dell’azienda per accogliere un nuovo collaboratore dev’essere coerente con i suoi valori, inclusiva e – perché no – anche un po’ creativa. Deve creare un clima di serenità e instillare nel nuovo membro del team un forte senso di appartenenza il prima possibile.

Ecco 5 idee per un onboarding efficace.

1.   Pianifica un tour dell’ufficio

Conoscere lo spazio di lavoro è il primo passo per sentirsi a proprio agio. La prima settimana di onboarding programma un giro degli uffici e di tutti gli spazi comuni, presentando man mano i colleghi di ogni reparto. Questa attività è utile anche per raccontare al nuovo arrivato l’azienda, la sua storia, la routine lavorativa e molto altro.

2.   Prepara un kit di benvenuto

Il kit di benvenuto – il cosiddetto company swag – è una pratica sempre più diffusa, soprattutto tra le aziende della Silicon Valley e le startup.

Il pacchetto include solitamente un biglietto di benvenuto personalizzato, documenti utili sull’azienda (ad esempio informative sulla privacy, regolamenti, company profile) e alcuni gadget con il logo del brand. Questi oggetti devono essere utili per la persona e al tempo stesso raccontare l’azienda, attraverso colori, design e funzionalità. Alcuni esempi? La borraccia per l’acqua, l’agenda o un quaderno per gli appunti.

Questo tipo di strategia ha anche un ulteriore ritorno: i nuovi interessati saranno incentivati a condividere foto del kit nei loro social, creando così contenuti media utili all’azienda stessa per le sue attività di comunicazione.

3.   Crea un buddy program

Assegna fin da principio un “buddy” al nuovo arrivato: deve trattarsi di una persona con maggior esperienza in azienda, ma non necessariamente di un mentore. Il suo ruolo sarà di semplice guida alle dinamiche interne, per comprendere al meglio la cultura aziendale, conoscere velocemente i colleghi e orientarsi – letteralmente – in ufficio.

Nelle aziende medio-grandi si sfrutta spesso l’abbinamento con persone di altri team e dipartimenti: in questo modo è possibile creare connessioni inter-disciplinari, che supporteranno il fluire di conoscenze e competenze trasversali.

4.   Organizza un momento informale di presentazione

Il primo giorno di lavoro “coccola” un po’ la nuova leva: un semplice caffè con il team di lavoro (ai distributori automatici o nel bar più vicino) può far sentire il nuovo collaboratore a suo agio.

Socializzare con i colleghi in questo modo eviterà imbarazzi e renderà la conoscenza più naturale.

5.   Organizza un’attività di team building

Questo punto è utile in qualsiasi momento dell’anno, anche per gruppi di lavoro con anni di storia alle spalle. Le attività sportive si prefigurano come una delle strategie più efficaci: promuovono la collaborazione, incentivano la fiducia e creano una sana competizione. Oltre a essere salutari a tutto tondo!

 

Il momento dell’onboarding dev’essere studiato, programmato e migliorato nel tempo, seguendo i canoni dell’inclusività. Un nuovo assunto felice e integrato è il primo brand ambassador dell’azienda!

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