In questo nuovo episodio di Frezza Partner Insights abbiamo intervistato Bim Akin-Agunbiade, CEO di Desmo UK.

L’azienda, il cui nome è l’acronimo di DESign MOvement, ha sede nel Regno Unito e in Nigeria, e si occupa di interior design, fornitura e allestimento degli spazi in Gran Bretagna, Africa Occidentale e Centrale. Il suo obiettivo è sempre stato quello di proporre soluzioni innovative e all’avanguardia, fornendo prodotti unici e durevoli a clienti in tutta Europa.

Abbiamo parlato con il Sig. Akin-Agunbiade delle differenze tra Europa e Nigeria, della partnership con Frezza e dei possibili sviluppi futuri nel settore dell’arredo ufficio.

1. Desmo UK ha alle spalle una lunga storia di successi in Nigeria. Quali sono i fattori chiave per ottenere ottimi risultati in un mercato così esigente?

La nostra storia è iniziata in Nigeria nel 2002 e posso dire che i fattori chiave sono molti. Innanzitutto comprendiamo le dinamiche locali e ci adattiamo ad esse, tenendoci al passo con i continui cambiamenti dell’ambiente e del mercato. Lavoriamo con architetti e clienti che comprendono la necessità di ragionare su scala globale e acquistano di conseguenza. È anche importante lavorare con fornitori con esperienza internazionale in grado di supportarci e disposti a imparare ed evolversi con noi sul mercato. Infine è importante, ma non meno degli altri punti, avere un team locale ben preparato, in gamba e concentrato.

2. La pianificazione degli spazi per gli uffici nigeriani segue le stesse dinamiche del Regno Unito o ci sono differenze specifiche o sfumature locali che devono essere prese in considerazione?

La pianificazione degli uffici è diversa rispetto al Regno Unito. È meno regolamentata e più attenta alla privacy e alla sicurezza. La disposizione degli arredi negli open space è certamente simile a quella del Regno Unito. Gli spazi dei senior manager e dei CEO tendono a richiedere più privacy: gli uffici possono avere pareti in vetro con tende o pareti cieche con elevati requisiti legati all’acustica.

C’è anche una presenza molto elevata di monitor e TV, di solito nelle sale d’attesa, nelle aree comuni e negli uffici dei manager, ecc. La sicurezza è una priorità assoluta.

Per quanto riguarda l’arredamento, l’attenzione si concentra maggiormente sulla funzione e sui costi per gli arredi operativi, e sull’opulenza per le aree direzionali.

Ci si affida maggiormente a noi come appaltatori/fornitori, per supportare la pianificazione degli spazi e la progettazione degli uffici.

3. Quali sono gli aspetti vincenti della partnership con Frezza?

Un supporto straordinario e la rapidità di risposta alle richieste e ai problemi, nelle poche occasioni in cui si sono verificati. Frezza è da sempre innovativa e in evoluzione. È un’azienda aperta a nuove idee e ai consigli su come crescere in mercati particolari. Ma soprattutto ha prodotti di qualità.

4. In base alla sua esperienza, come immagina l’ambiente ufficio tra dieci anni?

Penso che diventerà più tecnologico, aperto e con maggiore visibilità. Gli uffici colorati diventeranno la norma, per incoraggiare la creatività e umanizzare gli spazi, che saranno sempre più dipendenti dalla tecnologia.

L’effetto della pandemia non scomparirà. Influenzerà le persone e il design dell’ufficio nel medio termine. Spazi flessibili e adattabili saranno la nuova norma.