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Qual è il punto del tuo ufficio (domestico o tradizionale) più infestato dai germi? Alcune ricerche forniscono una risposta sorprendente: sporcizia e agenti patogeni avrebbero un’autentica passione per le scrivanie. Colpa degli oggetti che riversiamo sul tavolo da lavoro. Un caso tipico sono tastiere e mouse: sulle loro superfici si possono trovare colonie batteriche fino a 170 volte più popolose di quelle che si misurano sul sedile del wc. Poca cosa rispetto al classico badge da ufficio, che arriva a ospitare la carica batterica di 240 palline da tennis usate. Va un po’ meglio per penne e telefoni, i cui germi possono comunque competere con quelli di una banconota sgualcita.

Ordine prima di tutto

Cominciamo con fare un po’ di ordine.

Il primo passo è riorganizzare e pulire lo spazio a disposizione: Vecchie carte, fotografie e suppellettili sono magneti per polvere e sporcizia, che ostacolano la pulizia quotidiana. Elimina il superfluo e raccogli il resto in un contenitore o in qualche dossier. Anche se il nostro sistema immunitario fa la sua parte, è preferibile, di questi tempi, alzare la guardia e gli standard igienici. Assicurati di avere sempre a disposizione del sapone per lavarti spesso le mani e utilizza anche il gel igienizzante.

Quali prodotti usare

I moderni arredi per ufficio hanno superfici trattate che respingono lo sporco e permettono la pulizia con gli spray igienizzanti, compresi quelli più aggressivi a base di alcol o cloro. E’ preferibile non applicare direttamente questi prodotti: spruzzali su un panno e strofina a fondo le superfici. Attenzione agli apparecchi delicati, come il monitor del computer, che va trattato rigorosamente con prodotti specifici o un panno in microfibra inumidito di acqua. 

Per pulire i piccoli oggetti (penne, pinzatrici, chiavette Usb…) sono comodi i fazzolettini igienizzanti, ma un semplice panno imbevuto di detergente è una scelta più eco-friendly. Insisti sui punti che vengono toccati più spesso: maniglie dei cassetti, interruttori, spinotti, telecomandi. Assicurati di riporre gli oggetti solo una volta che le superfici sono asciutte.

Questione di etichetta

Acaro della polvere, batteri, muffe, spore fungine e virus si annidano e si riproducono indisturbati nelle fibre delle sedute e dei divani, favoriti dall’oscurità, dal calore e dall’umidità creata dalla perdita di sudore
Sedute e divani da ufficio di qualità sono progettati per facilitare le operazioni di lavaggio. Tuttavia, se il rivestimento non è sfoderabile, dopo aver passato il bocchettone dell’aspirapolvere puoi togliere le macchie con una soluzione di acqua tiepida e sapone neutro, ma prima controlla l’etichetta per conoscere eventuali restrizioni. In commercio ci sono spray per il lavaggio a secco e igienizzanti antimacchia che eliminano batteri, acari e funghi.

Home office: oneri e onori

L’onere del fai da te che grava sugli smart worker ha anche qualche vantaggio. Con un generatore portatile all’ozono (acquistabile anche online) potrai sanificare di tanto in tanto gli ambienti con un’azione profonda su germi e virus. Ma puoi anche seguire l’ultima moda delle start-up californiane e rendere il tuo ufficio domestico shoe-free: insieme alle scarpe, garantiscono gli studi, ti sbarazzerai di buona parte delle colonie batteriche che proliferano sui pavimenti. 

Lavorare in un ambiente sano e in ordine aiuta la concentrazione, fa lavorare meglio e incoraggia ancora di più i membri del team a collaborare e ad adoperarsi per mantenerlo sempre pulito.