Quando ci troviamo all’esterno, soprattutto nella bella stagione, tendiamo a sentirci più calmi, rilassati e in pace con il mondo esterno. La ragione è presto detta: l’essere umano ha una tendenza innata alla connessione con la natura e, quando ci riesce, è più felice.

Si tratta del fenomeno della biofilia, introdotto da Edward Wilson nel 1984 e fatto proprio dal mondo dell’architettura nelle decadi successive, attraverso il design biofilico. I risultati a distanza di 40 anni li vediamo in tantissimi uffici: le piante sono parte integrante degli ambienti e svolgono una funzione tanto estetica quanto salutare.

Eppure ormai non basta più. Sempre più aziende stanno abbracciando i dettami dell’indoor-outdoor living, portando la natura dentro gli edifici e spostando gli ambienti di lavoro in terrazze e giardini, quando lo spazio lo permette. Una pratica che chi lavora in remoto sfrutta già da tempo, in modo più o meno organizzato.  

C’è chi ha deciso di creare delle aree relax, dove passare le pause, e chi invece ha strutturato delle vere e proprie workstation attrezzate e iper-connesse.

Ma da dove deriva tutto questo interesse? La risposta ci arriva dalla scienza.

I 5 benefici del lavoro all’aria aperta

  1. Migliora la memoria e l’attenzione
    Secondo uno studio dell’Università del Michigan la memoria e lo spam di attenzione migliorano del 20% dopo una sola ora all’aria aperta. Questa percentuale sale ulteriormente se abbinata a del movimento a basso impatto, come una camminata rilassata: un dato da ricordare durante la prossima telefonata sufficientemente lunga e che non richiede lo schermo del pc davanti.
  2. Migliora l’umore
    Secondo uno studio della Paris School of Economics le persone sono più felici quando si trovano in spazi verdi, invece che all’interno o in contesti urbani. È necessario quindi che le aree outdoor delle aziende non siano solo accessibili, ma anche progettate per essere il più naturali possibile.
  3. Rende più energetici
    Quando ci sentiamo stanchi, una boccata d’aria fresca può fare più effetto di un caffè. Questo succede principalmente grazie alla possibilità di poter respirare direttamente all’esterno, invece che attraverso un ricircolo d’aria. Ovviamente non succede lo stesso in ambienti molto inquinati, come i centri città privi di ZTL o le zone industriali.
  4. Aiuta il sistema immunitario
    La luce del sole stimola la produzione di vitamina D, importantissima per combattere virus e infezioni. È ovvio però che vanno seguite le buone norme dell’esposizione quando si lavora all’esterno: applicare la protezione solare, utilizzare gli occhiali da sole, evitare le ore più calde e idratarsi costantemente.
  5. Massimizza la collaborazione
    Gli spazi lounge all’area aperta sono in grado di stimolare la socializzazione ancor più delle aree indoor.Possono essere utilizzati per riunioni informali lontano dal caos degli open space oppure come spazio per la pausa pranzo, da passare chiacchierando con i colleghi.

Tutti questi benefici, se presi nella loro totalità, danno un segnale chiaro su quale sia il vero apporto positivo dello stare all’aria aperta: una migliore salute delle persone. Un valore imprescindibile, senza il quale non possono sussistere le giuste condizioni di lavoro.

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