Da piccolo mobilificio a conduzione familiare ad affermato brand di design internazionale: la storica azienda trevigiana festeggia il suo settantesimo anniversario.
Dagli anni ’50 ad oggi, tra pezzi iconici e innovazione, Frezza continua a interpretare l’ufficio contemporaneo in continua evoluzione.
E guarda al futuro nel nome della circolarità.
Dalle radici ai rami: la storia di un sogno fatto di evoluzioni e tradizione
La storia di una famiglia accomunata da una grande passione: quella per il design.
È il 1954 quando Frezza fonda il suo primo laboratorio nella piccola cittadina di Vidor, in provincia di Treviso, specializzandosi nella produzione di arredamento per la casa.
Un entusiasmo che corre sul filo della ripresa economica e che, a partire dagli anni ’60, imposta la produzione su scala industriale grazie alle importanti forniture contract alberghiere, pur conservando il suo caratteristico savoir-faire artigianale.
Passo successivo dell’azienda, sempre attenta all’evoluzione del contesto sociale, è quello di focalizzare la produzione nelle soluzioni di arredamento per gli ambienti di lavoro.
A partire dagli anni ’70, Frezza si fa così interprete di un mondo variegato e complesso come quello dell’ufficio, i cui spazi rispecchiano le abitudini e lo stile di vita che hanno contraddistinto un’epoca. Ne traduce le dinamiche e le tendenze, proponendo soluzioni in grado di assecondare le esigenze dei lavoratori e rispondere ad un’idea precisa di design: il Design for Evolution che contraddistingue da sempre il brand.
Una filosofia e una scelta imprenditoriale che conquista quote di mercato crescenti, imprimendo carattere e personalità ai luoghi di lavoro italiani e internazionali.
Fino ad arrivare agli anni ’80, quando il nuovo direzionale di lusso MUX diventa lo status symbol per i manager dell’epoca e un’icona del design.
Frezza: il secondo capitolo
In quegli anni, il brand continua a crescere e apre ben quattro nuove sedi in Europa (Parigi, Bruxelles, Barcellona e Monaco): una rete internazionale in continuo sviluppo che crea una partnership sempre più ricca con designer, architetti e creativi.
Il secondo capitolo inizia nel 1992, quando l’azienda viene acquisita dalla famiglia Doimo. Il successo è immediato e l’intuito di unire forze e competenze, si concretizza in una straordinaria politica di investimenti volta a valorizzare ulteriormente i punti di forza del marchio, all’insegna dell’avanguardia tecnologica e del design come strumento a servizio del benessere delle persone.
Nello stesso periodo l’acquisizione di Emmegi, azienda specializzata nelle sedute per ufficio, completa l’offerta del brand, rendendola ancora più ampia e competitiva.
Oggi, l’azienda fa parte della holding costituita dagli eredi di Ettore Doimo e condivide, insieme alle aziende sorelle, un importante piano di crescita attraverso lo sviluppo di 3 rami aziendali (Arredo, Seating Solutions e Pareti divisorie) e una fitta rete distributiva in Italia e all’estero (Europa, Africa, Medio Oriente e America). Ma, soprattutto, Frezza è un osservatorio attivo dei cambiamenti sociali, li studia e li traduce, progettando luoghi di lavoro che nascono per evolversi nel tempo.
L’incessante ricerca su materiali e processi assieme alla collaborazione con importanti designer, impongono il marchio tra i più importanti nel settore dell’arredo per ufficio, con le sue proposte modulari, ergonomiche e personalizzabili. Studiate per ripensare l’ufficio contemporaneo in chiave ibrida e fluida.
Tra nuove persone, idee e progetti, oggi Frezza festeggia 70 anni di attività, confermando un approccio alla progettazione che va oltre la semplice realizzazione di soluzioni d’arredo per l’ufficio, per intrecciare creatività e responsabilità sociale.
Design circolare, fibre da riciclo, materiali responsabili e modelli di sviluppo sostenibile, sono oggi il driver della produzione di Frezza. Per continuare a migliorare, oggi come nel 1954, i luoghi di lavoro grazie alla bellezza del design.